Non sprecare energia - 3

Cosa deve fare dunque un uomo quando comincia a rendersi conto che non ha abbastanza energia per raggiungere lo scopo che si è fissato?
La risposta a questo interrogativo è che ogni uomo normale ha abbastanza energia per cominciare il lavoro su di sé. E’ necessario soltanto che egli impari ad economizzare, in vista di un lavoro utile, l’energia di cui dispone, e che,

la maggior parte del tempo, dissipa in pura perdita.
L’energia viene soprattutto spesa in emozioni inutili e sgradevoli, nell’ansiosa attesa di cose spiacevoli possibili ed impossibili, consumata dai cattivi umori, dalla fretta inutile, dal nervosismo, dall’irritabilità, dall’immaginazione, dal sognare ad occhi aperti e così via. L’energia viene sprecata da un cattivo lavoro dei centri; dalla tensione inutile dei muscoli, sproporzionata rispetto al lavoro compiuto; dal perpetuo chiacchierare, che ne assorbe una quantità enorme, dall’interesse accordato ininterrottamente alle cose che accadono intorno a noi o alle persone con le quali non abbiamo nulla a che fare e che non meritano nemmeno uno sguardo; dallo sciupio senza fini della forza di ‘attenzione’ e via di seguito.
Dal momento in cui l’uomo comincia a lottare contro tutte queste abitudini, risparmia una quantità enorme di energia, e con l’aiuto di questa energia può facilmente intraprendere il lavoro dello studio di sè e del perfezionamento di sè.

-Da Frammenti di un insegnamento sconosciuto di Ouspenski, pag. 199